1946
18 giugno 1946 Omicidio di Umberto Pessina. A San Martino di Correggio (Reggio Emilia), è ucciso il parroco Umberto Pessina. Si tratta del più noto degli omicidi riferibili a militanti del Pci nell'area geografica indicata come "triangolo della morte".
28 giugno 1946 Omicidio di Pino Camilleri. A Naro (Agrigento), è ucciso Pino Camilleri, sindaco socialista e dirigente contadino, mentre si recava a cavallo a Riesi (Caltanissetta), al feudo Deliella, oggetto di contesa tra gabelloti mafiosi e contadini.
5 agosto 1946 Strage di Caccamo. A Caccamo (Palermo), un violento scontro tra contadini, carabinieri e agenti di pubblica sicurezza, durante manifestazioni sull'ammasso del grano, provoca una ventina di morti, 4 tra le forze dell'ordine.
20 agosto 1946 Omicidio di Ferdinando Mirotti. A Campagnola (Reggio Emilia), Ferdinando Mirotti, capitano del Corpo italiano di Liberazione, è ucciso sull'uscio di casa. L'omicidio è generalmente riferito al "triangolo della morte".
24 agosto 1946 Omicidio di Ferdinando Ferioli. A Sassuolo (Modena), l'avvocato Ferdinando Ferioli è ucciso in casa da persone conosciute. L'omicidio è generalmente riferito al "triangolo della morte".
26 agosto 1946 Omicidio di Umberto Farri. A Casalgrande (Reggio Emilia), il sindaco socialista Umberto Farri è ucciso in casa da due uomini. L'omicidio è generalmente riferito al "triangolo della morte".
22 settembre 1946 Morti di Alia. Ad Alia (Palermo), una bomba lanciata all'interno della casa del segretario della Camera del lavoro, dove si svolgeva una riunione di contadini, uccide Giovanni Castiglione e Girolamo Scaccia e ferisce 13 persone. I contadini stavano preparando l'occupazione dei feudi gestiti da gabelloti mafiosi.
22 ottobre 1946 Omicidio di Giuseppe Biondo. A Santa Ninfa (Trapani), è ucciso Giuseppe Biondo, mezzadro iscritto alla Federterra, che lottava per l'applicazione della legge sulla divisione del prodotto al 60% per il mezzadro e al 40% per il proprietario. Era stato sfrattato illegalmente dal proprietario del terreno ma era tornato a lavorarvi.
2 novembre 1946 Omicidio di Giovanni Vincenzo e Giuseppe Santangelo. Nelle campagne di Belmonte Mezzagno (Palermo), vengono uccisi i fratelli Giovanni, Vincenzo e Giuseppe Santangelo, contadini; i banditi sparano alla nuca come per un'esecuzione. Oscuro il movente, vi era probabilmente l'intento di terrorizzare i contadini.
25 novembre 1946 Omicidio di Giovanni Severino. A Joppolo Giancaxio (Agrigento), viene ucciso Giovanni Severino, segretario della Camera del lavoro.
28 novembre 1946 Omicidio di Giuditta Levato. A Calabricata (Catanzaro), durante un'occupazione delle terre, un campiere uccide Giuditta Levato, di 31 anni, protagonista delle lotte contadine di Calabria.
21 dicembre 1946 Omicidio di Nicolò Azoti. A Baucina (Palermo), attentato a Nicolò Azoti, segretario della Camera del lavoro. Otto giorni prima era stato avvicinato con toni minacciosi dal gabelloto del feudo Traversa, che i contadini chiedevano in concessione. Muore il 23 dicembre.